Ve la ricordate quella bellissima canzone di Ornella Vanoni che cantava: “ci sono di quei giorni che ti prende la malinconia e fino a sera non ti lascia più…”? Ecco, la nostra malinconia, dettata da un giugno meteorologico particolarmente capriccioso ed instabile, è perdurata ben oltre la sera, almeno fin dopo le 23 di mercoledì 15 Giugno, quando la più lunga eclisse lunare da qui al 2029 si è finalmente mostrata nel suo elegante abito rosso Valentino.
Peccato per quelle centinaia di persone alle quali avevamo promesso un ingresso in pompa magna del nostro satellite dai lontani monti della sinistra piave, con una progressiva, quanto lenta ma inarrestabile, passeggiata trionfale e con un sontuoso mostrarsi di porpora vestita. La chiamiamo da sempre “la maledizione di Urania”, un disperato conflitto senza speranza di vittoria contro i capricci di un tempo che qui da noi, raramente, ci concede lussi e favori. Comunque sia, la “La notte della Luna rossa!” ci ha visto ancora una volta organizzati e pronti e soprattutto capaci di prendere al volo ogni piccolo regalo che Giove Pluvio, a volte, generosamente ci omaggia. Ecco quindi, meglio tardi che mai, dopo le 23, la Gran Dama Selene, ancora bellissima, seppur al termine della sua splendida promenade, ecco Saturno, il principe dei giganti gassosi pavoneggiarsi all’oculare del Grande Leviatano, ecco qualche costellazione, una stella doppia, un mito, un racconto, una storia per incantare un ultimo scampolo di pubblico deciso a rimanere con noi a sfidare la sorte di un cielo dispettoso prossimo a chiudersi ancora una volta… La canzone di Ornella termina così: “E come tanto tempo fa io ricordo chi lo sa domani è un altro giorno, si vedrà! domani è un altro giorno, si vedrà!” (litigi tra Giove e Giunone permettendo, naturalmente…)


Album fotografico di Mercoledì 15 Giugno 2011

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