Celestron, Vixen, Meade, Coronado e Dobson. Rifrattori e riflettori, Cassegrain e Newton, equatoriali, altazimutali, lenti e specchi… Un’antologia di sogni realizzati e inappagati desideri. Una gioia per gli occhi di chi ama il cielo stellato e una fonte di meravigliosa curiosità per quelli che distrattamente lo scoprono a volte esistere. Uno Star party alla luce del giorno è anche questo. Ma è quando il buio della notte, appianatore di costi e dimensioni, che tutto ciò apre all’occhio affamato di stelle un’infinita serie di meraviglie, che coadiuvate dalla parola dell’esperto riportano il termine alla sua corretta dimensione: una condivisione reciproca e aperta a tutti della nostra più grande passione: l’astronomia. Osservare il cielo stellato e scrutare nel dettaglio gli oggetti che lo abbelliscono, assumono quindi un aspetto diverso e più coinvolgente, l’essenza perfetta di una divulgazione fatta di parole, a volte semplicemente complesse, e spesso evocatrici di mitologiche storie, ma soprattutto immagini sbalorditive e di grande impatto visivo. La notte del 15 Settembre scorso lo Star Party al Passo Oclini, organizzato dal Gruppo Astrofili della Val di Fiemme, è stato proprio questo. Complice un meteo, generoso ai massimi livelli, e la trasparenza dei duemila metri di quota, ogni strumento messo a disposizione agli appassionati e alla curiosità del pubblico, ha sfornato a ciclo continuo galassie e nebulose, stelle doppie e ammassi stellari, al cospetto di una Via Lattea che si disegnava nel buio con mille sfumature di contrasto e dominanti. Una vera e propria tavolozza di colori tenui ed intensi che da un orizzonte all’altro si dispiegava solenne.
Il nostro Leviatano, il Dobson da 64 cm di diametro, ha generosamente contributo nel regalare esclamazioni di pura meraviglia, dimostrando le sue straordinarie potenzialità nei confronti degli oggetti del profondo cielo. Un’emozione per tutti e un’ennesima soddisfazione per noi amanti della volta celeste…

 

E’ una debole luce quella che ci arriva dal cielo stellato.
Ma che cosa sarebbe il pensiero umano se non potessimo vedere le stelle?

 Jean Baptiste Perrin - Premio Nobel per la fisica

 


Album fotografico di Sabato 15 Settembre 2012

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