Venerdì alle 21, al Centro Astronomico di Arson avrà luogo una interessante conferenza sull’Astronomia nell’Antico Egitto. É un tema di norma scarsamente trattato, e ancor meno approfondito, e su cui si sentono spesso sproloqui deliranti, sia sulle riviste pseudoscientifiche che su vari canali televisivi. Ma non c’è davvero bisogno, in verità, di inventarsi storie più o meno campate in aria sulle conoscenze scientifiche del periodo faraonico, perché l’astromia egiziana era comunque stupefacente, e anche misteriosa. Certamente, in parte lo è ancor oggi, ma uno dei misteri più grandi, e cioè quali erano le costellazioni del loro cielo, recentemente è stato risolto, e questa è una cosa che non sa quasi nessuno, e sarà il piatto forte della conferenza del 10 maggio.
Proprio venerdì 10 maggio è Luna nuova e preghiamo quindi, fra gli altri, anche gli dei dell’antico pantheon egiziano che ci mandi una bella serata e limpida, che ci consenta di mostrare al nostro pubblico le potenzialità dei nostri telescopi su Saturno, innanzitutto, che sarà ancora più alto e meglio osservabile di venerdì scorso, e poi sulle galassie della Vergine e della Chioma di Berenice, fra cui le splendide Ago, La Bella Addormentata e Sombrero, e sugli ammassi stellari globulari dei cani da caccia e dell’Ercole.

Ricordo che l’ingresso al Centro costa 5 euro, ma per i soci (la tessera costa 30 euro per i soci ordinari, e solo 15 per i familiari) l’ingresso è gratuito per tutto l’anno (52 conferenze). L’ingresso è gratuito anche per i bimbi sotto i 10 anni.

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