Tutti hanno sentito parlare della Stazione Spaziale Internazionale (International Space Station o ISS), ma ben pochi sanno che essa si può vedere con grande facilità a occhio nudo, alla sera, per circa una decina di giorni a intervalli di circa due mesi. La Stazione gira attorno alla Terra a un’altezza media di 360 km e compie un’orbita ogni 91 minuti, ha attualmente dimensioni di 108.5 x 73 m, una massa di 417 tonnellate e uno spazio pressurizzato di circa 837 mc.

Dopo che il tramonto è avvenuto da circa un’ora si creano le condizioni favorevoli per la visibilità dell’ISS. La luce del Sole si riflette sul suo rivestimento metallico e rende facilmente visibile il satellite che può superare, in condizione di angolo favorevole, la luminosità di qualsiasi oggetto del cielo, esclusi la Luna e il Sole. A seconda dell’angolo che la traiettoria della ISS fa in quel momento con l’orizzonte dell’osservatore, essa può essere vista più o meno a lungo e un passaggio può durare mediamente da uno a cinque minuti.

Di solito la Stazione entra nel cono di luce del Sole quando è molto bassa sull’orizzonte occidentale, e si vede all’inizio debolmente e appare muoversi lentamente. Poi man mano acquista velocità (solo apparente, dal momento che si sta avvicinando a noi, la velocità orbitale media è comunque di 7,7 km al secondo) e diventa sempre più luminosa, fino a raggiungere il picco di luminosità quando è ben alta, e riflette in modo più efficiente, nei nostri confronti, la radiazione solare. Poi si indebolisce e procede verso l’orizzonte orientale fino a che, prima di toccare l’orizzonte, sparisce dalla vista perché entra nel cono d’ombra della Terra. Talvolta si possono vedere anche due passaggi consecutivi nella stessa sera della ISS: se il primo passaggio avviene presto, nel cielo chiaro del crepuscolo, c’è spazio per un secondo passaggio, circa 92 minuti dopo.

Attualmente sulla Stazione Spaziale opera l’astronauta italiano dell’ESA Luca Parmitano partito il 28 maggio scorso con la Soyuz TMA-09M dal Cosmodromo di Baikonur, Kazakistan. È il suo primo viaggio nello spazio e vi rimarrà fino a Novembre. E’ previsto che durante la missione Parmitano partecipi a due passeggiate spaziali, diventando così il primo astronauta italiano a svolgere attività extraveicolari. Parteciperà inoltre a numerosi esperimenti, che riguardano soprattutto i cambiamenti fisiologici dell’apparato muscoloscheletrico in condizioni di microgravità e dei ritmi circolatori.

Di questo e di molto altro inerente alla Stazione Spaziale Internazionale parlerà Gabriele Vanin, Venerdì 7 Giugno 2013 alle ore 21 presso il planetario del Centro astronomico di Arson, arricchendo la conferenza con splendide immagini e filmati di questa meraviglia tecnologica. Inoltre alle 22:08 potremo assistere ad un luminosissimo passaggio di mag. -3,2 della ISS che si replicherà circa un’ora e mezza più tardi alle 23:45. Avremo altresì modo di far osservare al pubblico presente il bellissimo Saturno, in posizione ottimale per essere osservato e, data la mancanza del disturbo della luce lunare, anche numerosi oggetti del profondo cielo.

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