Quasi nessuno lo sa, ma i primi osservatori astronomici statali, Leida, Parigi, Greenwich, nel corso del Seicento, sono sorti per risolvere i problemi legati al calcolo del punto nave, ovvero per stabilire con criteri astronomici la latitudine e la longitudine di un qualsiasi vascello in mare. Ciò rivestiva un enorme valore dal punto di vista economico per garantire la sicurezza e la rapidità delle rotte commerciali olandesi, francesi e inglesi da e per le favolose e ricchissime Indie, sia orientali che occidentali. Di tutto questo si parlerà nella conferenza che verrà tenuta mercoledì 28 e sabato 31 agosto, alle 21, presso il Centro Astronomico di Arson.
Verranno fra l’altro raccontati molti aneddoti sconosciuti, e divertenti, riguardanti l’approccio di molti astronomi del passato, diciamo non proprio “ortodossi”, alla risoluzione del problema, e alcune ricette, a dir poco deliranti, per il calcolo della longitudine.
Verrà anche mostrato al pubblico il funzionamento dal vero di alcuni strumenti che i naviganti hanno fin dall’antichità utilizzato per stabilire le loro coordinate, come il quadrante verticale, l’astrolabio nautico, il notturlabio, la balestriglia, il sestante a riflessione.
Il cielo, senza Luna, sarà l’ideale per utilizzare il Leviatano, il gigantesco telescopio da 64 cm, appena potenziato nelle sue capacità di puntamento e di risoluzione, nel mostrare alcuni oggetti del firmamento profondo, tipici del cielo estivo, come nebulose planetarie, ammassi stellari aperti e globulari, e soprattutto il residuo di supernova del Velo nel Cigno, che passa proprio allo zenit in questo finale di stagione estiva. Il cielo artificiale offrirà anche il passaggio di un brillante satellite Iridium mercoledì, e due sabato.

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