Forse nessuno tra i pianeti del nostro sistema solare suscita tanto interesse quanto il pianeta Marte. Senza ricercare a fondo il motivo, basti pensare alle innumerevoli missioni interplanetarie che hanno avuto in passato come “bersaglio” il mitico Pianeta Rosso e alle varie missioni attive anche oggigiorno. O più semplicemente basti pensare alle numerosissime pellicole che da anni vengono proposte sul grande schermo con palcoscenico le lande rossastre del pianeta. Eppure per la gran parte del tempo, a causa dell’enorme distanza dalla Terra, Marte è assolutamente insignificante, apparendo si di un bel colore arancio carico, ma quasi indistinguibile da una piccola stellina colorata. Ogni due anni però, quando il pianeta va in opposizione, quando cioè il pianeta si trova esattamente opposto al sole, con la Terra nel mezzo, allora si che tutto cambia. In questa configurazione la distanza da noi risulta infatti minima (in realtà anche in questa configurazione, causa l’eccentricità dell’orbita di Marte, la distanza dalla Terra varia da un minimo di 56 fino a circa 100 milioni di km; nel primo caso si hanno quelle che vengono chiamate “grandi opposizioni”, quando il fenomeno avviene con Marte vicino al perielio. La dimensione apparente in questi casi può arrivare a 25 secondi d’arco). Basta uno sguardo fuggevole in una di queste belle sere di giugno, e subito l’occhio coglie in cielo l’inconfondibile luce rossastra dell’astro, che rivaleggia senza problemi con la luminosità di Giove, anch’esso visibile in questo periodo. La conferenza proposta, oltre ad illustrare brevemente l’aspetto “meccanico celeste” descritto sopra, porrà l’accento sull’importanza che il pianeta ha avuto per l’umanità nel passato e quello che si pensa potrà avere in un prossimo, non più utopico, futuro.La parte osservativa sarà senz’altro dedicata al pianeta della guerra. In caso di un buon seeing, con gli strumenti potremo scorgere sul disco alcuni aspetti della superficie (calotta polare, zone con diversa colorazione). L’opposizione di quest’anno presenta il pianeta con una “dimensione” di poco meno di 19 secondi d’arco. Saranno particolari al limite della percezione, per questo il suggerimento ai visitatori è di non dare un fugace sguardo all’oculare, ma di darsi il tempo di accomodare la vista. I particolari non tarderanno a comparire, con grande soddisfazione dell’osservatore.

Sicuramente Giove offrirà ancora un bello spettacolo, con tutti i 4 satelliti Medicei in parata attorno al gigante gassoso. E saturno, non dimentichiamoci del pianeta con gli anelli; anche se sarà meglio visibile nei prossimi mesi, non mancherà di regalare ai presenti una visione indimenticabile.

La Luna farà da sfondo alle tre gemme del nostro “vicinato”. A pochi giorni dal plenilunio sarà l’oggetto più luminoso in cielo.

In caso di maltempo tutta la manifestazione si svolgerà al planetario.

Per raggiungere facilmente il Centro Astronomico e ogni altra informazione logistica consulta il sito: www.rheticus.it

 

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