Sabato 4 marzo 2017 ore 21
Aula Magna dell’Istituto Andrea Colotti – Feltre
Origine dei terremoti e sismicità del Veneto
Prof. Carlo Doglioni

I terremoti, come i vulcani, sono l’espressione della vitalità della Terra. Essi rappresentano la liberazione di energia accumulata nel corso dei secoli sotto forma di gradienti di pressione; tuttavia i terremoti non sono tutti uguali e hanno origini diverse in funzione appunto dell’energia che rilasciano. Sulla base delle conoscenze attuali sappiamo quali sono le zone a maggiore pericolosità sismica, ma non abbiamo ancora la chiave di lettura di eventuali precursori affidabili per capire che un terremoto sta per verificarsi. La ricerca continua, ma nel frattempo è fondamentale prendere coscienza del rischio e migliorare o adeguare sismicamente il patrimonio edilizio.

Proseguendo nella sua opera di divulgazione della scienza a tutto tondo, la Rheticus organizza un evento di grande rilevanza non solo scientifica, ma anche dalle straordinarie implicazioni politiche e sociali, soprattutto in un territorio, come quello bellunese, classificato fra quelli a più alta sismicità dell’intero territorio nazionale.
A parlarci dei terremoti sarà un illustrissimo ospite di livello internazionale, il prof. Carlo Doglioni, feltrino di nascita, professore di geodinamica all’Università La Sapienza di Roma. Autore di 150 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali referate, il prof. Doglioni ha fornito contributi originali su una grande quantità di argomenti, fra cui soprattutto la geodinamica terrestre e l’origine dei terremoti. Per i suoi studi ha ricevuto numerosi premi da istituzioni accademiche nazionali ed estere. È stato Presidente della Società Geologica Italiana dal 2009 al 2014, è attualmente Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, socio dell’Accademia dei Lincei e dell’Accademia dei Quaranta, membro di importanti istituzioni e accademie nazionali e internazionali.

 

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Domenica mattina 26 febbraio, con inizio alle 11:30, avrà luogo presso l’osservatorio astronomico del Centro Astronomico, l’osservazione del Sole con i vari strumenti solari in dotazione all’osservatorio. Si potranno così osservare le protuberanze, i brillamenti, le facole, le macchie solari, la cromosfera, la granulazione, insomma tutti i fenomeni più spettacolari e significativi che la nostra attivissima stella esibisce in continuazione.

Sarà anche possibile puntare e osservare, in pieno giorno, la sottilissima falce del pianeta Venere e, perché no, anche gustare in compagnia un buon bicchiere di vino.

La manifestazione, che si protrarrà fino alle 13,  avrà luogo solo in condizioni favorevoli: cielo sereno o poco nuvoloso.