Della natura delle galassie abbiamo frequentemente parlato anche in questa sede. Sono enormi insiemi che contengono miliardi di stelle, pianeti, gas cosmici e tanto altro. Tutto ciò comporta un’enorme massa, e più massa ha un corpo, più forte è la sua gravità. Ed è proprio questa forza che, ad un certo punto, può provocare l’attrazione tra due galassie e la loro eventuale collisione. L’interazione (termine alquanto più realistico) tra galassie è un fenomeno frequente nell’universo, specie all’interno degli ammassi di galassie. Quando due oggetti di queste dimensioni sono abbastanza vicini da risentire del reciproco campo gravitazionale, incominciano ad orbitare l’uno intorno all’altro, accelerando e deformandosi per effetto “mareale”.

Nel corso di questa interazione non dobbiamo immaginare dei veri e propri scontri fra stella e stella, piuttosto un lentissimo e spettacolare “abbraccio cosmico”, una fusione della durata di centinaia di milioni di anni. Data la piccolissima percentuale dello spazio occupato da massa sotto forma di stelle, gli scontri saranno rarissimi, e se abitassimo su un ipotetico pianeta attorno a una stellina di una delle due galassie, non ci accorgeremmo neppure di questo straordinario fenomeno, se non per lo spettacolo pirotecnico di vedere così vicina una seconda galassia con tutti i suoi colori e i suoi corpi celesti. Video e spettacolari immagini sulla cupola del planetario ci consentiranno di apprezzare appieno tutto ciò.

Per la parte osservativa, dopo la conferenza, in assenza di Luna, sarà questa la serata più adatta per mostrare gli oggetti celesti più interessanti del mese. Vi faremo vedere le stelle e le costellazioni principali di Maggio, indicandole col laser, e poi inquadreremo al telescopio gli oggetti più spettacolari, come la Galassia Sigaro nell’Orsa Maggiore e la Galassia Occhio Nero nella Chioma di Berenice, gli ammassi globulari M 3 nei cani da caccia e M 5 nel Serpente, stelle doppie e tanto altro ancora.

L’incontro si svolgerà con qualunque condizione meteo.

Ricordiamo che sono aperte le iscrizioni e i rinnovi per il 2018 all’associazione Rheticus. Questo tuo contributo ci darà modo di proseguire nella nostra opera di divulgazione e ricerca. Tutte le info sul sito.

 

locandina di maggio 2017

Ciclonotturna al Centro Astronomico di Arson , per una serata al planetario  e osservazioni al telescopio.Iniziativa in collaborazione con l’Associazione Astronomica Feltrina Rheticus.

Partenza ore 19:15 dal parcheggio della farmacia dell’ospedale e seguendo un percorso misto asfalto-sterrato arriveremo al Centro Astronomico lungo la ciclabile fino a Pedavena e poi proseguendo lungo i colli di Murle, Foen, Feltre ,Vellai,Lipoi, Case bianche, Villabruna . Breve sosta per poi affrontare la salita al centro Astronomico.Il percorso del ritorno verrà deciso al rientro.

Obbligatoria bicicletta con luci anteriori e posteriori funzionanti e consigliato il gilet catarifrangente.

Lunghezza : 30 chilometri.

Difficoltà : medio-facile.

Bici : qualsiasi con buoni copertoni. Consigliati camera d’aria di ricambio e casco.

Costo: soci FIAB € 2 non soci € 5.

Ingrasso al centro astronomico € 5.

info: 3403485617 ( Alfredo) ; info.feltreinbici@gmail.com ; www.feltreinbici.blogspot.it ; facebook.com/fiabfeltreinbici.

 

 

Fino a poco tempo fa (e per certi aspetti ancor oggi), la gente era portata a vedere in tutto quello che succedeva segni misteriosi che bisognava interpretare perché provenienti da forze lontane, arcane e profonde, che incutevano timore.

Il filò coi sgrisolói narra di paure e di superstizioni non ancora sopite, attraverso storie da brivido realmente accadute nei nostri paesi e filtrate dalla memoria di chi racconta.

Vi chiederemo insomma di mettere da parte le vostre ataviche paure e ascoltare nel buio questi racconti da brivido. Se solo ne avrete il coraggio…

Per la parte osservativa la Luna quasi piena sarà la protagonista indiscussa di questa magica e misteriosa serata. Con l’ausilio di opportuni filtri atti a mitigare la forte luminosità del satellite avremo modo di scrutare in dettaglio i particolari della sua superficie, mostrando strutture apprezzabili e non visibili in altre fasi. Non mancheremo inoltre di ammirare le più belle stelle doppie, multiple e colorate che appartengono al cielo di questo periodo.

L’incontro si svolgerà con qualunque condizione meteo.

Ricordiamo che sono aperte le iscrizioni e i rinnovi per il 2018 all’associazione Rheticus. Questo tuo contributo ci darà modo di proseguire nella nostra opera di divulgazione e ricerca. Tutte le info sul sito.

 

 

Per Dante l’astronomia rappresenta la più alta tra le scienze umane e la sua poesia è trapunta di stelle.
Lo si evince molto chiaramente dalla lettura del suo capolavoro, la Divina Commedia, all’interno del quale non mancano i riferimenti astronomici, presenti in tutte le cantiche.
Non a caso Inferno, Purgatorio e Paradiso si concludono tutti con la parola stelle… “e quindi uscimmo a riveder le stelle”…”puro e disposto a salire alle stelle”…”L’amor che move il sole e l’altre stelle”.
Il suo sguardo verso il cielo non è però soltanto quello di un sommo poeta, ma è anche quello di un appassionato della scienza di Urania. L’astronomia della Divina Commedia è basata sull’astronomia tolemaica, universalmente accettata nel Medio Evo e Dante dimostra di possederne ampie e rigorose conoscenze che nel corso di questa interessantissima conferenza Gabriele andrà ad illustrare in dettaglio. Attraverso l’uso del planetario e osservando immobili i moti apparenti degli astri, ci ritroveremo di fatto nel sistema di Tolomeo e questo per l’astronomia di Dante va benissimo.
Una curiosità: quando Dante scrivendo la Commedia guardava le stelle, di sicuro le vedeva sfuocate, a causa di una miopia progressiva causata dallo stare sempre chino su carte e manoscritti. Guardare le stelle, per lui, era una sorta di prescrizione medica, gli serviva per allenare l’occhio e riposarlo dalla lettura. È lui stesso a dircelo, nella Vita Nova…
Per la parte osservativa, approfittando della serata illune, non mancheremo di apprezzare le costellazioni invernali che oramai si avviano a tramontare, lasciando il posto al cielo primaverile. Tanti sono i possibili target di profondo cielo che potremo osservare in condizioni favorevoli, facendo un vero e proprio excursus su vari tipi di oggetti: ammassi aperti (ammasso aperto del Presepe, M44, nel Cancro); ammassi globulari (M3, nei Cani da Caccia); galassie (M81 e M82 in Orsa Maggiore, NGC 4565 nella Chioma di Berenice).

L’incontro si svolgerà con qualunque condizione meteo.
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