Sul filo della memoria, racconti, aneddoti, vissuti, ritratti, mestieri, rituali, usanze, favole, indovinelli e canzoni del territorio.

…terminata la cena, messi a letto i bambini più grandicelli, le donne e gli uomini si riunivano nella stalla. Le donne che andavano a “filò” di solito si portavano dietro qualcosa da fare, come gli attrezzi per filare la lana, per fare e disfare le matasse, aghi, filo, ferri da calze o da maglie. Gli uomini anziani si sdraiavano sul fieno. Gli uomini più giovani, invece, aggiustavano i loro attrezzi da lavoro o fabbricavano qualche arnese utile per la casa e per la stalla quali cesti, rastrelli, gerle, forche o scope. A volte poteva esserci qualcuno che leggeva a puntate qualche libro famoso, oppure raccontava fatti accaduti o sentiti narrare da altri, spesso stravolgendone i contenuti…

Torna al Centro Astronomico l’amica Milena Zucco, testimone e narratrice dialettale delle storie dei nostri paesi e delle nostre genti. Con Lei, sotto la cupola del planetario, faremo anche noi filò, immergendoci con la spontaneità del dialetto, nel tranquillo ciacolar, spetegolar, cantarsela e contarsela, magari con do risate che mal no le a mai fat…

Per la parte osservativa avremo modo, prima della conferenza, di dare un’occhiata agli splendidi particolari di una Luna crescente ed anche al sempre affascinante Saturno, il pianeta inanellato. Al termine del nostro filò, con il favore di un cielo illune, scopriremo con l’ausilio del laser la posizione delle costellazioni estive che pian piano cominciano a cedere il passo a quelle autunnali, Andromeda e Pegaso per prime e grazie alla potenza degli strumenti del Centro, galassie, ammassi stellari, stelle doppie e colorate.

 

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