Nettuno, l’ottavo pianeta (ma non sempre…) in ordine di distanza dal Sole. Un freddissimo gigante gassoso di uno stupefacente colore azzurro che impiega quasi 165 anni terrestri per compiere un moto di rivoluzione completo attorno al Sole. Nel 2011 Nettuno ha completato la sua prima orbita a partire dalla sua scoperta visuale avvenuta nella notte fra il 23 e il 24 settembre 1846. Una scoperta che ha dell’incredibile e contiene dei risvolti storici veramente appassionanti, anche per il fatto che Nettuno fu il primo pianeta ad essere trovato tramite calcoli matematici più che con l’ausilio di regolari osservazioni. Il tutto nato dall’evidenza di cambiamenti insoliti nell’orbita di Urano che indusse, nella mente degli astronomi, il sospetto che vi fosse, all’esterno, un pianeta sconosciuto che ne perturbava l’orbita. Una storia veramente intrigante…

Ma come andarono effettivamente le cose? Si trattò di una scoperta del tutto fortuita? Oppure, come spesso avviene, ci fu una certa dose di fortuna e circostanze favorevoli? E a chi accreditare la paternità della scoperta? A Le Verrier e Adams che ne avevano calcolato l’orbita e la posizione in maniera indipendente o a Galle e D’Arrest che visualmente ne avevano confermato (seppur con un grado di differenza nella posizione teorica) l’effettiva presenza? Di sicuro fu un trionfo della matematica e della meccanica celeste e come disse in seguito il direttore dell’Osservatorio di Parigi F. Arago, era stato individuato un pianeta “con la punta della penna”.

Al temine della conferenza, con gli strumenti del Centro, andremo ad osservare, come goloso antipasto, il pianeta blu. Lo troveremo verso sud nella costellazione dell’Acquario. Nettuno è invisibile ad occhio nudo, la sua magnitudine visuale è +7,8 (ad occhio nudo si può raggiungere al limite la +6) e quindi servirà il telescopio per vedere il protagonista di questa serata, che apparirà come un debole disco azzurrino. Ma nonostante i valori così scarsi, è un ottimo periodo per l’osservazione del remoto pianeta che circa venti giorni fa ha raggiunto l’opposizione con il Sole. Non sarà ovviamente come osservare il regale Saturno, ma sarà comunque un’occasione irripetibile e quindi da non perdere.

Gli incontri si svolgeranno con qualunque condizione meteo. In merito teniamo a sottolineare che, se non in caso di eccezionale maltempo, l’osservazione visuale e telescopica degli oggetti celesti è quasi sempre possibile, poichè la variabilità della copertura nuvolosa lascia spazio frequente a zone di sereno. Vi invitiamo pertanto a farci visita anche se il meteo non sembra favorevole. Ne vale sempre la pena!

 

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