IL NOME RHETICUS

L’Associazione Astronomica Feltrina è da tutti conosciuta con il nome “Rheticus“. Vediamo di conoscere meglio questo famoso personaggio, Georg Joachim Rheticus.

Nato a Feldkirch nel 1514, il suo cognome di nascita era Von Lauchen, derivato da quello della madre italiana, Tommasina De Porris (Lauch in tedesco significa porro): Georg Joachim non poteva servirsi di quello del padre, Georg Jserin, perché costui, in odore di stregoneria, venne giustiziato quando il figlio aveva 14 anni. Von Lauchen diventa Rheticus all’università di Wittenberg, quando tutti quelli che provengono dalle sua regione natale (l’antica Raetia romana) vengono definiti con quel soprannome. A Von Lauchen l’appellativo rimarrà per tutta la vita.

Cresciuto negli anni turbolenti della riforma protestante, Rheticus si laureò magister artium a 22 anni, proprio a Wittenberg, e già l’anno dopo ottenne la cattedra di astronomia e matematica nella stessa università. Fra i 24 e i 25 anni Rheticus viaggiò molto e conobbe i più grandi astronomi e matematici del suo tempo, Schöner, Apiano, Stöfflers. A 25 anni andò a trovare il sessantaseienne Copernico a Frombork, sulle sponde del Baltico, deciso a saperne di più sulla teoria eliocentrica che l’astronomo polacco aveva fino a quel momento diffuso tramite un manoscritto. Fu proprio grazie alle insistenze del giovane Rheticus, che Copernico permise la pubblicazione della sua teoria completa, che teneva gelosamente nascosta al mondo da quando era tornato in Polonia dopo gli studi italiani, ovvero dal 1506!

Addirittura, l’edizione del De Revolutionibus orbium coelestium, che avvenne nel maggio 1543, venne preceduta nel 1540 dalla pubblicazione di un magistrale compendio dell’opera principale, la Narratio prima, firmata dallo stesso Rheticus. Quest’opera costituiva in un certo senso un approccio, se non proprio divulgativo, perlomeno più alla portata delle persone colte, al grande lavoro di Copernico. Il libro del Polacco era infatti molto difficile , anche per le menti illuminate dell’epoca, e si può dire che la teoria eliocentrica fu diffusa soprattutto inizialmente proprio attraverso la Narratio prima.

Per i suoi meriti, Rheticus si vide eleggere a soli 27 anni decano della facoltà delle arti a Wittenberg. Le speranze di Rheticus come discepolo vennero invece frustrate: Copernico non lo citò neppure nella prefazione del suo libro, pensando forse di irritare il papa, a cui il testo era dedicato, nominando uno studioso protestante. Rheticus se ne risentì così tanto che in seguito non svolse quel lavoro di proseguimento dell’opera del maestro che ci si sarebbe aspettati da lui.

Vagò per l’Europa senza uno scopo preciso, si ammalò di una grave forma di esaurimento nervoso, e si stabilì infine in Slovacchia, a fare il medico di alcuni nobili. Compose soltanto altre due opere, un almanacco astronomico pubblicato nel 1550 e delle tavole delle funzioni trigonometriche, costate vent’anni di oscuro lavoro e pubblicate postume. Morì nel 1574.

Nota: testo estratto dal libro: “Vent’anni di astronomia a Feltre” di Gabriele Vanin, edizioni DBS.

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