Nel mese di Luglio 2015 sono previste le seguenti aperture pubbliche del centro astronomico:

Venerdì 03 Luglio ore 21.00:
Come scoprimmo la vita su Venere. Osserviamo la fase del pianeta al telescopio.

Sabato 11 Luglio ore 21.00:
Saturno, lo spettacolo del cielo: il Signore degli anelli al telescopio.

Sabato 18 Luglio ore 21.00:
Il cielo di Luglio.

Sabato 25 Luglio ore 21.00:
Plutone: finalmente! La sonda New Horizons alla frontiera del sistema solare.

Venerdì 31 Luglio ore 21.00:
La regina della notte: i mutevoli aspetti della Luna.

Luglio 2015

Modalità di svolgimento delle serate:
Le serate, nel caso di cielo sereno, avranno la durata di circa due ore. Poiché nei mesi estivi diventa buio tardi, di norma, nella prima parte della serata si svolgerà la proiezione all’interno della cupola del planetario, trattando il tema previsto secondo il calendario mensile. Nella seconda parte si procederà con l’osservazione della volta celeste ad occhio nudo e con i telescopi della specola. Nel corso del mese potranno tuttavia esservi casi in cui converrà effettuare l’osservazione nella prima parte della serata invece che nella seconda.

Gran parte delle brevi notti estive il cielo è dominato da tre brillantissime stelle che formano il famoso “Triangolo Estivo”: i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte rispettivamente della Lira, Aquila e Cigno. Come detto, per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d’estate.
Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa).
La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma. La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice.
La costellazione dell’Aquila ha invece una forma a “T”, e Altair ne rappresenta la testa.
L’Aquila porta i fulmini a Zeus, dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende. Tra le più note, quella di Prometeo, l’uomo che osò per primo scalare l’Olimpo, il monte degli dei, per rubare il fuoco. Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l’Aquila a mangiargli il fegato.
Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.
Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell’animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda. Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce, rappresentati nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa come Elena di Troia. Deneb merita un’attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, è la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi! Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell’Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce – 100 volte meno di Deneb – e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola.
Deneb è invece una cosiddetta “supergigante azzurra”, con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.
Abbassando lo sguardo sull’orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine.
Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia – unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali – mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares.
A Sud – Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l’Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall’eclittica, alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest’ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di “U”.
Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore.
Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l’Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.
Fra gli oggetti visibili al telescopio vi saranno, il pianeta Saturno; ancora alcune tra le stelle colorate primaverili come la Superba (Y Canum Venaticorum) e Arturo assieme a stelle più estive come Vega e Antares; stelle doppie come xi ed epsilon Bootis, Omicron Cygni, Gamma Delphini, Albireo; l’ammasso aperto M11; ammassi globulari come M3, M5, M13 e M22; Galassie come M81 e M82; nebulose planetarie come M27 e M57; nebulose come l’Aquila e la Laguna.
Nel caso di maltempo senza pioggia, dopo una breve introduzione al funzionamento della struttura e dei telescopi contenuti nella specola, si accederà alla cupola del planetario, dove la lezione durerà più a lungo, con maggiore possibilità di approfondire gli argomenti trattati.
In caso di pioggia la serata si svolgerà ugualmente, tutta all’interno del planetario, e avrà una durata accorciata ad un’ora e mezza.

Condizioni per l’accesso:
Per l’accesso al centro astronomico è previsto un biglietto di € 5,00 a persona. Per i soci l’ingresso è invece libero. Non è richiesta la prenotazione per le aperture del venerdì. Per chi fosse interessato alle tariffe e alle modalità per diventare socio della nostra associazione può consultare questa pagina; è anche possibile tesserarsi durante le serate di apertura del centro astronomico.

Come raggiungere il centro astronomico:
Per raggiungere il centro astronomico “Giuliano Vanin” potete seguire le indicazioni riportate in questa pagina.

Norme generali:

  • Si raccomanda la puntualità, specialmente nei mesi estivi, in quanto l’apertura della porta del planetario disturba enormemente le proiezioni già iniziate.
  • Nel caso le condizioni metereologiche consentano l’osservazione del cielo, si raccomanda di vestirsi adeguatamente in modo da non soffrire il freddo. In particolare, durante le stagioni fredde, è consigliabile adottare un abbigliamento “a cipolla” e l’utilizzo di guanti, calzini molto pesanti e berretto al fine di proteggere le estremità del corpo.
  • Non parcheggiare accanto all’osservatorio, ma lasciare l’auto nel parcheggio del cimitero, 100 m prima del Centro o, se questo è pieno, proseguire oltre il Centro e lasciare l’auto nello slargo dell’area ecologica, 300 m dopo il Centro ed accedere a quest’ultimo a piedi.
  • Il Centro Astronomico propugna la cultura del cielo buio. La notte è sempre sufficientemente illuminata da consentire di procedere vedendo agevolmente dove si mettono i piedi, senza l’ausilio di torce o telefonini. Se proprio si intende portare con sé una luce, sono consentite torce schermate a luce rossa, non led troppo potenti.
  • In tutta l’area del Centro, anche negli spazi aperti, è severamente vietato fumare, pena l’applicazione delle contravvenzione previste per legge.
 

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