In questo periodo, Giove, il più grande pianeta del sistema solare, si trova nelle migliori condizioni di osservabilità, risultando al massimo della sua luminosità e delle sue dimensioni apparenti. Abbiamo deciso, per questo motivo, di dedicare le due serate di apertura a Maggio del Centro astronomico al gigante gassoso, per goderci tutta la sua maestosa bellezza.

Nella prima parte di questa serata, al planetario, vi illustreremo le caratteristiche principali del pianeta e di come si presenta alle fotocamere delle principali sonde che lo hanno esplorato nei più minuti dettagli e poi, attraverso gli oculari degli strumenti del Centro, come appare ai nostri occhi, curiosi di scoprire i particolari delle colorate bande equatoriali, degli ovali chiari e delle macchie scure, e perchè no, anche l’ombra di un satellite sul disco del pianeta.
Non mancheremo di dare un’occhiata anche alla Luna, che si accompagna, poco distante, al protagonista di questa imperdibile serata.

In caso di maltempo tutto l’evento si svolgerà al planetario.

 

La primavera è la stagione in cui si può osservare di gran lunga il maggior numero di galassie che in ogni altra stagione, soprattutto nelle costellazioni dell’Orsa Maggiore, del Leone, della Vergine e della Chioma di Berenice. Galassie di tutti i tipi, a spirale, ellittiche, irregolari, di taglio, di fronte.

Nella prima parte della serata, al planetario, spiegheremo la particolare geometria che rende possibile tutto ciò, facendo vedere come in primavera è disposta la Via Lattea e le varie finestre che si aprono all’osservazione profonda del cielo. Poi mostreremo delle spettacolari immagini da noi riprese delle principali galassie che ornano il cielo primaverile.

Infine, quando calerà il buio, verso le 22, ci sposteremo all’esterno dove, attraverso il telescopio gigante, il Dobson da 64 cm di diametro, mostreremo le galassie più spettacolari, mentre con gli altri strumenti dell’osservatorio faremo vedere altri oggetti interessanti, a cominciare dal pianeta Giove con i suoi satelliti.

In caso di maltempo tutto l’evento si svolgerà al planetario.

 

La scoperta dei sette pianeti orbitanti attorno alla stella Trappist-1 ha rilanciato alla grande l’interesse per la scoperta dei pianeti extrasolari e la ricerca della vita nell’universo.

Dopo aver constatato che sugli altri pianeti del sistema solare le condizioni ambientali erano piuttosto inadatte ad ospitare vita extraterrestre, l’interesse degli scienziati  si è concentrato sui pianeti che orbitano attorno ad altre stelle, più o meno distanti da noi. Dopo vari falsi allarmi, nel 1988 venne effettivamente scoperto il primo pianeta extrasolare e da allora ad oggi ne sono stati trovati quasi 4000.

Alcuni di questi sono molto simili alla Terra ed orbitano alla giusta distanza attorno alla loro stella per avere la temperatura adeguata che permette l’esistenza dell’acqua allo stato liquido, condizione ritenuta necessaria all’esistenza della vita.

Ben tre dei sette pianeti di Trappist-1 sembrano ricadere in queste condizioni di abitabilità. Sarà possibile provare che su di  essi si è veramente sviluppata la vita? E quando?

E cosa possiamo dire degli altri non pochi mondi che sembrano presentare condizioni simili? Anche su di essi la vita può essersi sviluppata?

E, più in generale, qual è attualmente lo stato della ricerca della vita al di fuori della Terra, nel sistema solare e all’interno della Galassia?

Infine, quale tipo di vita possiamo aspettarci di trovare? Simile alla nostra, o radicalmente diversa?